Fanta Grifo cattura nella rete Evaristo Beccalossi
La rete di Fanta Grifo questa volta ha catturato con immenso piacere un ex campione nerazzurro … Evaristo Beccalossi!
Il leader del’Inter tra gli anni ‘70/‘80 con gentilezza si racconta e ci parla del suo libro “La mia vita da numero 10”.
Come nasce l’idea di scrivere un libro?
“L’idea è nata dalla giornalista e conduttrice Eleonora Rossi”
Cosa significa indossare il numero 10?
“Indossare il numero 10 per me è un grande onore perché rappresenta tutto. Un numero che tutti i più grandi campioni hanno indossato.”
É vero che quando arrivò all’Inter avrebbe dovuto indossare il numero 8? Come mai venne scelto il 10?
“Da bambino ho sempre usato il numero 8, poi arrivato a Milano – Inter, San Siro, Scala del calcio – dovevo mettere il 10. Anche se era impegnativo credo di aver lasciato un buon ricordo.”
Una curiosità: è vero che sul braccio ha tatuato il numero 10?
“Si, mia figlia me lo ha fatto tatuare sul braccio.”
Tra i vari ricordi sui tantissimi campi di calcio ne ha uno che conserva gelosamente nel suo cuore?
“Ne ho tanti per fortuna ma il mio preferito è senz’altro quello prima della semifinale di Coppa dei Campioni Inter-Real Madrid (80.000 spettatori). Dal campo ne sono uscito re, tutti a urlare il mio nome <Evaristo! Evaristo! Evaristo!> e sentivo tutti i brividi nel mio corpo per due minuti ripensando da dove ero partito; dall’oratorio a li. Emozione pura.”
Quando ha sentito la chiamata per diventare calciatore?
“Non la senti. Arriva e corre tutto velocemente.”
Quali sono secondo lei le differenze tra il calcio di un tempo e quello di oggi?
“É cambiato completamente. Molto più organico e fisico.”
E i famosi due rigori che sbagliò? Quando tornò dalla partita venne accolto dai tifosi come un super eroe …
“Dopo i due errori temevo di perdere tutto l’affetto dei tifosi e invece mi hanno sempre perdonato tutto e mi sono sentito un re.”
Come me è un amante del caffè. Quanti ne beve al giorno?
“3/4 solo la mattina. Pomeriggio e sera niente.”
Oltre al calcio ha altre passioni?
“Automobilismo e ciclismo.”
Il calciatore più bravo di tutti i tempi?
“Maradona, conosciuto e frequentato alle riunioni FIFA.”
Qual è il suo segreto per essere amato da tutti o quasi?
“Bisogna essere se stessi sempre nel bene e nel male. Essere normali e non di plastica.”
Ultima domanda. Sta presentando il suo libro in giro per l’Italia? Le date dove si possono vedere?
“Non c’è una scaletta. S’improvvisa altrimenti che 10 sarei … fantasista!”
Spero che l’intervista sia stata di vostro gradimento e se volete acquistare “La mia vita da numero 10” potete cliccare sul link qui sotto ⬇️
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