Fanta Grifo cattura nella rete … Cristian Fiorito
Fanta Grifo cattura nella sua rete Cristian Fiorito, allenatore della Corniglianese, squadra che milita nel Campionato Ligure di Prima Categoria.
Cristian allena da 3 anni e ha già vinto un Campionato di Seconda Categoria. Per tanti rimane sempre il bomber perché ha giocato per anni come centravanti “alla Adriano” per intenderci.
É cresciuto nelle giovanili del Genoa sino ad arrivare alla squadra Primavera per poi essere ceduto in Eccellenza al Pontedecimo. Il suo percorso era quello del professionismo ma spesso le gestioni sono sbagliate quindi é rimasto nelle categorie dilettantistiche.
Oggi allena uomini ma anche bambini e proprio in questo periodo offre lezioni di tecnica individuale ai bambini e a tutti quei giocatori o giocatrici che vogliono migliorare la propria tecnica di base.
Quando e come è nata la tua passione per il calcio?
“A 5 anni sono andato a vedere giocare mio papà a S. Olcese dove tra l’altro si allenava il Genoa. Mi sono divertito così tanto che ho deciso di provare. Una domenica addirittura stetti dietro la porta e dopo un gol presi una pallonata!”
Cosa ti ha portato a diventare allenatore della Corniglianese?
“Il presidente Pintus che ha notato la mia stagione positiva al Crocefieschi e ha scelto me per riportare la squadra retrocessa dalla Seconda alla Prima Categoria. Alleno la Corniglianese da 2 anni e quest’anno siamo tra le prime tre in classifica. Sono molto soddisfatto del lavoro svolto e ho una squadra davvero importante.”
Descrivi le sensazioni di quando sul campo supporti i tuoi ragazzi durante la partita …
“É un emozione unica anche perché non sono mai sicuro della formazione. Sono talmente tutti sul pezzo che dispiace lasciare fuori giocatori ma 11 vanno in campo!”
Ora prova a descrivere le tue sensazioni dopo una vittoria e dopo una sconfitta …
“La vittoria è esaltante perché ti emana una carica e un’adrenalina unica e soprattutto ti proietta all’obiettivo con decisione mentre la sconfitta è dolorosa, ti toglie delle sicurezze ma è benzina che ti permette di preparare la prossima partita. L’ attesa della settimana è come un film horror, ti eccita e ti spaventa ma poi arrivi al sabato e scarichi le paure e le tensioni.”
Con quale modulo giochi e c’è un allenatore a cui fai riferimento?
“Mi piace il 3-5-2 o 3-4-3 ma mi adatto ai giocatori. L’allenatore é Ancelotti soprattutto per i rapporti umani che sa creare.”
So che impartisci anche lezioni private di tecnica individuale. Vuoi spiegare meglio ai nostri lettori di cosa si tratta?
“Si tratta di un progetto bello affascinante che coinvolge maschi e femmine ovviamente da circa 10 anni in su. Si va a lavorare sul singolo giocatore, sul gesto tecnico quali lo stop, il passaggio corretto, il tiro, il colpo di testa e la postura del corpo. Cose che paradossalmente i ragazzi non fanno più nelle scuole calcio perché si lavora solo sul buisness e sul risultato.”
Dove svolgi le lezioni?
“A Coronata nello splendido Coronata Willage ma poi dipende, cerco anche altri campi per non gravare troppo sul giocatore.”
Oltre ad allenare il singolo individuo sei anche una sorta di mental coach. Cosa cerchi di trasmettere ai ragazzini che vogliono diventare calciatori?
“Sí, cerco soprattutto di lavorare sulla testa, sulle emozioni, sul carattere stando attendo a ciò che dico e soprattutto a ciò che faccio perché purtroppo i ragazzi di oggi sono molto sensibili e si scocciano velocemente se non hanno tutto e subito, soprattutto hanno fame di sapere ma non hanno pazienza di aspettare e molti non hanno come priorità il calcio. Per molti è uno sport importante ma non una ragione di vita.”
Hai un sogno nel cassetto?
“Certamente ne ho tanti. Il più bello è riportare tanti ragazzi che hanno smesso per colpa di dirigenti affamati di quote e quindi business e poi far diventare il mio lavoro la mia più grande passione. Il calcio è in debito con me.”
Dell’attuale Campionato di Serie A qual é la squadra che ti ha colpito maggiormente?
Il Genoa, squadra determinata ed organizzata.”
Quali sono le qualità che deve avere un allenatore?
“Comprensione, comunicazione, coraggio, determinazione e tantissima grinta.”
Saluta i nostri lettori e ti lascio con questa domanda divertente: in che ruolo vedresti Fanta Grifo sul campo?
“Ringrazio e saluto con il cuore tutti lettori di Fanta Grifo. Ti vedrei molto bene come telecronista a bordo campo a commentare il nostro grande Amore: il Genoa.”
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